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Il Magico Abete Bianco

L’Abete Bianco o “albero della luce” è la pianta più alta in assoluto tra le conifere, quella che per prima riceve la luce all’alba e per ultima luccica al sole del tramonto. Le sue chiome argentee, soprattutto con le fredde temperature invernali, aumentano lo scintillio luminoso e la sua magicità. E' simbolo di forza e di speranza e già nell’epoca precristiana veniva issato nei paesi e nelle case durante il solstizio d'inverno e preparato come ringraziamento o l’albero "della cuccagna" per essere scalato dai giovani adolescenti, nel mese di Maggio nelle comunità rurali.  

 

All’Abete Bianco in particolare è stato affidato il compito di simboleggiare il Natale in tutto il mondo. Le palline colorate, le lucette e le candeline di oggi,  sono i frutti e i dolci e le piccole "torce" naturali di un tempoI suoi rami erano d'uso per gli addobbi delle case durante l'inverno, i "gettoni" ( piccole sezioni di ramo ) venivano messi in tasca o in valigia a quelle persone che affrontavano un lungo viaggio o un nuovo lavoro. Un albero da sempre valorizzato come simbolo di "fortuna e salute".

I suoi pregi

Il maggior pregio è la sua fibra,
molto compatta con anelli di crescita omogenea, di colore caldo, luminoso, satinato più chiaro dell’abete rosso. Il cuore presenta alcune venature di colore bruno.
L’assenza di resina da al legname un peso specifico inferiore rispetto alle altre conifere.

 

Ha anche alcuni diffetti, in quanto nel primo tronco si trovano dei nodi cadenti dato che la ramatura nella parte bassa della pianta tende a rinsecchire. Nel secondo e tronchi successivi i nodi sono ben legati e duri. Per questo il materiale del primo tronco viene appositamente selezionato e separato.

 

La sua specie è indicata in ogni ambito delle costruzioni per la sua particolare elesticità, ma anche della carpenteria, della falegnameria e dell’arredo interno ed esterno. 

Resistente alle intemperie

Per la sua facile impregnazione e resistenza alle intemperie è indicato anche per la produzione di balconi e terrazze e facciate esterne e non ultimo per la produzione di scandole ed opere idrauliche.

 

La modernità lo aveva portato ad essere trascurato ma ora viene nuovamente riscoperto da archietti di grido.

 

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